mercoledì 15 dicembre 2010
Gestire un gruppo.
Per saper gestire un gruppo e prima ancora per definire meglio la propria persona e professionalità all'interno di un gruppo di lavoro, è fondamentale la chiarezza degli obiettivi educativi e la suddivisione dei compiti dei membri dell'equipe multidisciplinare. L'analisi del contesto, l'esposizione chiara e precisa con la conseguente esposizione ben definita degli obiettivi può essere un modo per facilitare i rapporti tra i membri del gruppo. Accade spesso per gli operatori del sociale che i loro dirigenti facciano riferimento a modelli di consumo (commerciali, che cercano solo il consenso) e che chiedano esclusivamente questo a delle figure professionali che hanno come obiettivo prioritario il modello di scambio e cioè quel modello che mette al primo posto l'azione educativa senza generare dipendenza. Un progetto educativo può anche finire, anzi deve finire senza però cadere nel nulla. La fase progettuale deve tenere conto anche della durata di un progetto che non può essere eterno, e non può generare dipendenza tra educatore ed educando. Il modello di scambio è quel modello che tiene conto dell'importanza dell'azione pedagogica ed è ben riusciuto quando si riesce ad un certo punto a dare un "taglio" permettendo così all'altra parte di diventare autonoma nella gestione degli obiettivi proposti.
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